È arrivato il momento. Sono pronto a lasciarmi indietro la mia linea d’ombra.

Un viaggio che in realtà è già cominciato qualche anno fa quando ho conosciuto Laura. Una persona speciale, un legame come non mi era mai successo prima. In poche parole, ci siamo visti, ci siamo presi e non ci siamo lasciati più. E quella che sembrava la storia di un bacio di mezza estate è diventata una scelta di vita, sempre più significativa e sempre più impegnativa per chi come me è tendenzialmente abituato a rinviare al giorno dopo.

Poi c’è stato un tramonto rosso, unito al profumo di mare e alla voglia di sentirsi tutt’uno con quella che da quel momento è diventata la mia futura moglie.

Ma il matrimonio ahimè comporta una serie infinite di scelte. A cominciare dalla definizione delle data e dalla scelta della location. In poco tempo i nostri weekend si sono trasformati in un peregrinare infinito per le strade di Puglia. Abbiamo visitato un lido così esclusivo che se piove è escluso che tu possa sposarti. Abbiamo ammirato i muretti in calce bianca di una masseria bianca e uguale a mille altre strutture simili nei paraggi. Non ci potevamo far mancare la dimora storica, bella, fascinosa ma con le tende risalenti alla data di costruzione della villa stessa.

Poi, c’è stato un altro tramonto speciale. Non in riva al mare ma presso Masseria Montalbano.Una festa, il music light party, organizzata proprio per chi come noi non aveva ancora le idee chiare (e mi ha confortato scoprire che tanti fossero nelle stesse mie condizioni).

La scoperta di un mondo a parte, fatto di valori autentici, e di eleganza vera, in cui non ci siamo mai sentiti un numero o un potenziale matrimonio da inserire nel planning.Un posto dove ti senti immerso nella storia: la corte, le chianche, la chiesetta della Beata Vergine del Rosario sono una testimonianza tangibile ed affascinante del passato.

Ma anche un luogo perfettamente calato nel presente, con un servizio a cinque stelle, caratterizzato dalla professionalità e dal garbo del personale, sempre attento a soddisfare ogni nostra esigenza.Un concetto di lusso reale, non ostentato, ma sobrio, fatto di piccoli significativi gesti d’attenzione e di tanta cura. La semplicità che è sinonimo di raffinatezza.

Un luogo unico ed esclusivo reso ancor più elegante e particolare dalla pura bellezza degli allestimenti floreali di Michele Zaurino, un artista vero.

E poi la festa, fatta di momenti musicali proposti dal direttore artistico, il maestro Mauro Liuzzi, alternati alle performance dei danzatori di Fabrizio Nigro. E il fascino delle luci a caratterizzare e dare enfasi al music light party. Un vero villaggio in festa con un’atmosfera gioiosa e partecipata, in cui non mancavano ovviamente gustosissimi angoli cocktail resi ancor più golosi dalla presenza dei confetti di Giovanni Mucci.

Una festa raccontata e affidata ai ricordi, grazie alle splendide foto scattate dallo Studio Cromatica e dal wedding photo journalist Ivano Losito. Una certezza assoluta per la fotografia da matrimonio.

Del resto tutti i fornitori presenti al party mi sono sembrati in linea con la filosofia della Masseria di offrire solo eventi all’insegna dell’eccellenza, dell’autenticità e dell’esclusività.Ma il momento in cui vostro eterno indeciso è passato al ruolo di assertore convinto è stato quello della degustazione.

Ogni dubbio è stato spazzato via da una cucina d’eccellenza che mette insieme tradizioni del nostro territorio, ricerca della qualità delle materie prime e la maestria impareggiabile dell’executive chef Raffaele De Giuseppe.

Ottimo cibo, che peraltro abbiamo avuto la possibilità di degustare in abbinamento all’eccellente selezione di vini pugliesi, proposta dai sommelier dell’AIS di Brindisi.La sensazione era quella di essere in un ristorante gourmet alla carta piuttosto che in una sala ricevimenti.

Insomma è stata una festa perfetta che non vedo l’ora di replicare.Infatti, spero che questi mesi passino in fretta e che arrivi presto il sei giugno dell’anno prossimo, la data del nostro matrimonio.

Perché sono deciso, sono felice, e non vedo l’ora di sposarmi.

Luca