“Poi all’improvviso, il ritorno alla mia terra d’origine, la Puglia e il suo mare. Così ho visto l’anima bruciata dei muretti a secco che profumavano di mandorli, l’aria barocca e serena degli ulivi e ho visto distese di spiagge negate, ho visto il mio sud, ed è stato amore a prima vista, totale, fisico, da togliere il fiato” (Iparchia).

Gianni, come Iparchia, è innamorato della sua regione d’origine. Scozia, Spagna e anni di residenza a Roma non hanno spostato di un centimetro l’amore viscerale per la sua terra.

Così, quando lui e Mario hanno deciso di dirsi di sì, non ha avuto dubbi. Le loro nozze dovevano essere un grosso grasso matrimonio pugliese. Una festa piena di amici. Senza schemi. Certo la scaletta era quella del tipico matrimonio pugliese, con una sequenza interminabile di portate e la pizzica per gradire, ma ognuno degli amici sapeva che il matrimonio di Mario e Gianni sarebbe stata la festa di tutti. Un party fra amici, rilassato e divertente come solo i ritrovi fra gli amici sanno esserlo. In un luogo che profumasse di “pugliesità”. La scelta è ricaduta su Masseria Mangiato, una delle masserie pugliesi più antiche.

I due sposi si sono innamorati dei trulli, del pavimento sconnesso, dell’allevamento di cavalli murgesi. Poi hanno buttato giù la lista degli invitati. Considerato il lavoro di Gianni (probabilmente la più importante agenzia di attori d’Italia), e quello di producer di Mario, più che una lista di invitati poteva sembrare l’elenco dei candidati al David di Donatello. Attori e personaggi dello spettacolo, quanto bastava per far gola a paparazzi e cacciatori d’autografi. Ma Mario e Gianni volevano una festa normale, non una vippata da rotocalco. E così hanno cercato un’organizzatrice d’eventi normale. Qualcuno che non cercasse effetti speciali, nessuna cascata di luce, e neanche nani e ballerine. Qualcuno che fosse una certezza, una garanzia del risultato. Una che non sbaglia un colpo. Una in grado di portare a casa divertimento degli ospiti, qualità nell’organizzazione e piacere della convivialità. Così si sono affidati alla wedding planner più amata dai pugliesi, mi verrebbe di dire parafrasando la Cuccarini. Ma Giulia Molinari, perché è di lei che parliamo, è proprio così. Amata da tutti gli operatori del wedding, per la sua competenza, per la sua professionalità e per il rispetto che ha per tutti. E adorata dai suoi sposi, perché in punta di piedi, sottovoce, li conduce al risultato migliore, fatto di felicità e soddisfazione. E Giulia, da par suo ha organizzato una festa che sembra un film corale, come quelli girati da Robert Altman. Ci sono Gianni e Mario i protagonisti, ma ogni amico, ogni parente, ogni ospite si è sentito parte essenziale, e non semplice comparsa, di questo ricevimento made in Puglia e directed by Giulia Molinari. The winner is…

Antonio Marzano