“I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio” diceva Leonardo da Vinci. Mutuando questa riflessione sull’organizzazione di un matrimonio potremmo dire che ogni particolare è importante, ogni scelta ha una precisa logica. C’è un fil rouge che parte dal primo incontro con gli sposi e termina con il taglio della torta, quando si spengono le luci e gli amici vanno via.

Dietro ogni dettaglio c’è la regia attenta della wedding planner che accompagna gli sposi nella realizzazione del loro sogno. Così quando Valentina e Giorgio hanno chiesto a Giulia Molinari, di organizzare il loro matrimonio, è venuta fuori la passione dello sposo per il Rondò Veneziano, l’ensemble musicale che ha praticamente creato un nuovo genere fondendo le sonorità pop rock alla musica barocca. Il Rondò Veneziano e più in generale lo stile barocco sono diventati un motivo ispiratore, la traccia che ha guidato Giulia nell’organizzazione del matrimonio di Valentina e Giorgio.

La scelta della venue, Castello Marchione, ha messo subito d’accordo tutti. Un autentico maniero che profuma di storia, immerso in un bosco di querce e macchia mediterranea. Una location elegante ed autentica come poche. Il ruolo della wedding planner è anche quello di dirigere lo svolgimento della festa come se fosse un film, composto da sequenze diverse. In una situazione del genere diventa importantissima la definizione della timeline. Così, Giulia ha chiesto che tutti gli invitati arrivassero insieme al Castello, per vivere insieme questa sorta di passaggio in un’altra dimensione temporale. Una volta varcata la soglia magica del maniero, gli ospiti sono stati proiettati in un’atmosfera fiabesca e fuori dal tempo: I musicisti del quartetto d’archi Gershwin, con abiti di scena in stile Rondò introducevano gli ospiti in questo mondo passato ma nuovo. Due hostess distribuivano coloratissime maschere veneziane per coinvolgere gli invitati e farli entrare in sintonia con lo spirito della festa.

In tema era naturalmente anche l’abito da sposa, con gonna voluminosa a balze irregolari, tessuti importanti e ricami preziosi. L’oro è stato il colore dominante sulla torta e sulle decorazioni. Molto suggestivo il backdrop realizzato in legno bianco a contrasto con la citazione delle cornici dalle forme barocche.

Del resto la caratteristica del baroque wedding è data proprio dal sottile equilibrio che si crea fra linee semplici e ricchezza di dettagli. Il compromesso che nasce dall’abbinamento fra i dettagli preziosi e quelli più semplici è la via dell’eleganza che lascia tutti a bocca aperta perché evita ogni eccesso in nome della raffinatezza e della bellezza. Così per dirla con le parole di Théophile Gautier “se l’arte è la bellezza, l’invenzione perpetua dei dettagli, la cura attenta nell’esecuzione”, Giulia Molinari è l’artefice di questo delicato gioco di sottrazioni ed addizioni che regala incanto creando stupore.

Antonio Marzano

Credits

Planning e Design: Giulia Molinari; Ph: Almerasco Studio; Wedding Venue: Castello Marchione; Dress: Due Emme Di Mino Minafra; Hair stylist: Incantalupo Atelier; Make up artist: Monica Schiraldi; Flowers: Do-Home; Backdrop: Che Scena; Music: Quartetto D’Archi Gershwin;Wedding Stationery: Inviti Chic.