L’organizzazione di un matrimonio è un processo complesso. Richiede organizzazione, cura del dettaglio e soprattutto, coerenza nelle scelte.

Avete progettato il vostro matrimonio in masseria con il tavolo imperiale allestito fra ulivi. Fiori di campo, erbe medicinali e spighe sono l’allestimento ideale, ed il fotografo è già pronto ad immortalarvi controluce mentre passeggiate nei campi di grano. Lo chef ha curato personalmente un menu con ingredienti a km 0 e cucina tipica. L’abito da sposa è rigorosamente a tema, molto gitano, e la coroncina di fiori è perfetta come acconciatura. Si, ma la musica?

Siamo in Puglia, non si può cedere alla moda del reggaeton o alla tentazione dei balli di gruppo tutti di ispirazione vagamente latina. Bloccate lo zio pronto ad interpretare, da par suo, la Cumba o Jerusalema. Ci sposiamo in Puglia, balliamo pugliese.

La musica e la danza sono da sempre elementi centrali delle feste di matrimonio. La Puglia vanta una tradizione musicale antica fatta di storia e contaminazioni di popoli che l’hanno attraversata nei secoli.

In questa terra convivono dialetti, tradizioni e culture molto diverse tra di loro. Una mescolanza di lingue e tradizioni che ha generato nuove parole e sonorità modificando di fatto il linguaggio e la cultura del territorio.

Per esempio dalla contaminazione di influenze arabe ed elleniche nasce in Salento la “pizzica”, musica popolare conosciuta e ballata ormai in tutto il mondo. Una danza che evoca il corteggiamento tra uomo e donna. Un fazzoletto agitato per aria è l’invito fatto al partner prescelto affinché condivida la suggestione del ballo. La Pizzica si esegue con chitarre e tamburelli, anche se violini e fisarmonica aggiungono ulteriore incanto alla melodia. Si balla fino allo sfinimento ed è impossibile rimanere fermi! Per questo, se nella vostra festa pugliese puntate al coinvolgimento totale degli ospiti, la pizzica è una scelta irrinunciabile.

Risaliamo la Puglia fino a superare il Tavoliere sulle tracce dei tratturi. Questa è la terra della transumanza dei pastori abruzzesi che raggiungevano la nostra regione, portando non solo capi di bestiame ma anche la loro cultura, le loro abitudini e le loro tradizioni musicali. Sono loro ad aver introdotto in Puglia la cosiddetta Tarantella del Gargano. Anche la tarantella è una mimica del corteggiamento con tante varianti a seconda del paese in cui viene suonata e danzata.

Rispetto alla pizzica, i ballerini di tarantella sono soliti accompagnare la musica con l’uso delle nacchere o dei tamburelli, in un ritmo che diventa sempre più incalzante. Dalla tarantella alla taranta il passo è breve, identica la motivazione ancestrale di espellere attraverso il ballo il veleno della tarantola. Quello che conta è lasciarsi andare. Non pensate che questi fenomeni siano puro folklore retrospettivo. Per avere un’idea del loro valore e della rilevanza internazionale, basti pensare che la notte della Taranta, il festival di musica popolare che si tiene ogni anno a Melpignano, ha avuto negli anni come maestri concertatori, artisti di rilevanza mondiale come Joe Zawinul, Stewart Copeland, Mauro Pagani, Ludovico Einaudi o Goran Bregović o Phil Manzanera.

I suoni e le vibrazioni della tradizione e i corpi che si lasciano andare alle danze del passato diventano un linguaggio universale: la Puglia, attraverso la musica, entra in connessione con il resto del mondo.

E così, pizziche e tarantelle diventano la colonna sonora di chi sceglie questa terra come meta per il proprio matrimonio. I suoni del passato li avvicinano alla nostra tradizione, diventando ponte tra persone di nazionalità e culture diverse.

Per questo, se siete degli amanti della nostra terra e avete organizzato in Puglia il vostro matrimonio, sarà un’ottima idea intrattenere i vostri ospiti con questi ritmi davvero travolgenti, magari coinvolgendoli con brevi lezioni di Pizzica e di Tarantella tenute da ballerini professionisti.

E se proprio volete che la vostra sia una perfetta festa pugliese, affidatevi al grandissimo Domenico Modugno per il primo ballo.

“Dio come ti amo” è la dichiarazione d’amore che tutti vorrebbero ricevere.

Vitantonio Marzano

La foto di copertina è una cortesia di Giuliana Covella

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