In principio fu Anna Wintour, si, lei, la diabolica direttrice di Vogue America, la mente all’origine del trend: la scarpa che restituisse il fascino del piede nudo. Dal lontano 1994, per ben 21 anni e quindi almeno 42 collezioni fra inverno ed estate, lei indossa sempre lo stesso paio di sandali: i Callasli di Manolo Blahnik. “La temutissima” ne possiede in tutte le gradazioni del nude: rosa, cipria, beige, albicocca e perfino giallino quando le temperature scendono e la gambetta della signora raggiunge tonalità Simpsoniane. Mentre il mondo ha fatto i suoi giri fra punte acuminate e punte tonde, tacchi sottili e tacchi quadrati, lei è rimasta ancorata ad una grande verità: una scarpa o un sandalo del colore del proprio incarnato è l’unica che valorizza più di tutte le gambe e quindi la donna stessa. Questo segreto dogmatico, nel 2015, vuoi per la ricchezza e stravaganza degli abiti nuziali, vuoi per l’ancestrale effetto “stacco di coscia di Barbie”, è stato abbracciato dal mondo della moda sposa. Le più grandi griffe hanno proposto i modelli bridal aventi come obiettivo l’esaltazione delle gambe delle spose attraverso la discrezione di un tacco, anche di 15 cm, ma color carne. Un magistrale colpo di pennello che ci aiutasse a svettare. C’è del Divino in tutto ciò. Stuart Weitzmann non ci ha girato intorno, ha sparato bei due modelli chiari e concisi, il Naked e il Nudist, più basso, per le pigre, il primo, e 12cm di Platino nudo il secondo. Sempre in ambito americano, Jimmy Choo quest’anno ha personalizzato la linea sposa con un elegante “I Do” in swarovski sotto la suola della scarpa, invitando a condividere i più bei momenti con l’hashtag #IDoinChoo. Il modello Kamba in suede color nudo arricchito da piccoli cristalli è reso ancora più desiderabile dalla piccola clutch coordinata, Cosma, un microscopico scrigno in oro, suede e swarovski fatto apposta per vedersi pochissimo ma apparire tantissimo. In Italia il marchio Casadei ha proposto lo stesso concetto immediatamente abbracciato dalla Pinella, al secolo Alessia Marcuzzi, che convolata a nuove nozze il primo Dicembre scorso ha sfoggiato sorriso radioso da novellina dell’altare e un sofisticato paio di decolletè che, seppur color nudo, erano le protagoniste della scena sotto il vestito strategicamente corto. Con Louboutin si esagera come sempre, ben cinque modelli color cipria con il richiamo fetish dell’inconfondibile suola rossa. Il marchio della ragnatela d’oro, Charlotte Olympia, ha raddoppiato la seduzione offrendo per quasi tutti i modelli bridal l’opzione del bianco e del nudo, per augurare i migliori auguri alle sue sposine ha inserito nel Pavletta e nel Polly un sottopiede in tessuto blu che porti loro fortuna. Il passo della sposa 2015 è all’insegna di un lusso sussurrato, quindi, che diligentemente lascia la Donna protagonista dell’altare senza sopraffarla.

Maria Lucia Dicorato