Le olimpiadi appena trascorse non hanno fatto notizia solo per le medaglie d’oro ed i primati mondiali.

Una delle immagini più emblematiche è stata quella del campione britannico Tom Daley che lavora a maglia in tribuna.

Ma la passione per la tessitura non è solo una mania olimpica. È anche una delle tendenze più “cool” degli ultimi tempi ed è la soluzione ideale per dare un tocco vintage alle vostre feste di nozze. Sto parlando del macramè, un pizzo realizzato a mano annodando fili di cotone, di canapa o altri materiali a seconda dell’applicazione. Pare che la sua arte risalga ai tessitori arabi del XIII secolo, che con telai a mano erano soliti realizzare la”migramah” o “frangia”.

Da allora ha trovato infinite applicazioni diventando una moda, poi è caduta nel dimenticatoio e ora è uno dei principali motivi conduttori dei matrimoni bohochic.

Usato con infinite applicazioni, dai fondali per le cerimonie, ai runner da tavola, dagli inserti sugli abiti da sposa ai lampadari e a tutti gli altri allestimenti.

L’arte della tessitura e del ricamo in realtà ha un fortissimo legame e senso d’appartenenza con il nostro territorio, la Puglia, ed è stata degnamente celebrata dall’evento Dior a Lecce, che ha portato alla ribalta mondiale i fazzoletti ricamati per le spose da Marilena Sparasci di Tricase.

Dappertutto si respira un nuovo fermento, una nuova interpretazione di antiche lavorazioni riadattate ad un gusto più attuale e ad un’estetica più contemporanea.

L’artigianalità di questa lavorazione conferisce pregio e valore assoluto al processo produttivo rendendo unico ogni manufatto. Peraltro ha un valore fortemente simbolico simbolico, perché il macramè è un intreccio di fili, che incrociati in maniera armonica concorrono alla realizzazione di un’idea di un disegno unico e non replicabile nella stessa maniera.

Un po’ se vogliamo come gli eventi realizzati da Mytouch che sono studiati a misura di un’idea, la vostra.

Luigi denicolo