algoritmo

La quantificazione del regalo del matrimonio è un dilemma oltre che un problema.
Chi parte dal numero di componenti della famiglia invitati alle nozze, chi dal grado di parentela con gli sposi, chi dalla tipologia di evento e dalla rilevanza della “location”.
A Napoli invece hanno risolto il dilemma della “busta” con un vero e proprio algoritmo, a prova di gaffe. La formula tiene conto del numero di invitati del grado di parentela e del cosiddetto coefficiente di “squarciunaria”, (da noi si potrebbe parlare di coefficiente di “pagliosità”) da intendersi come livello di spacconeria dell’invitato.
In base a questo algoritmo estrapolato da un fantomatico volume dedicato al galateo del matrimonio e pubblicato su facebook, il fratello di uno degli sposi, invitato con moglie e due figli, se vuole fare bella figura dovrà mettere in busta 561,60 euro, arrotondati a 600 come, suggerisce l’autore del testo, con bonomia tutta napoletana. In quanto fratello, non c’è via di scampo, neanche un virus improvviso o un impegno all’estero di mettono al riparo dal dono di nozze.

Allegria