Ricevere un invito da Laura D’Ambrosio è come essere invitato al matrimonio del tuo migliore amico. Te lo segni sull’agenda e comici a fare il countdown fino alla data fatidica.
È vero, non è un matrimonio, anche se il tema è lo stesso. E come per un matrimonio, di quelli che contano, ti sale l’ansia da dress code e non vedi l’ora che arrivi il momento.
Ma The Event, l’evento di “Italy for Weddings” divisione di Convention Bureau Italia, è molto più di una festa, è molto più di un’occasione conviviale per ritrovare i professionisti del wedding.

È un’opportunità per lasciare da parte le mail, i social, le videocall e per tornare umani.
Un progetto, quello di Laura D’Ambrosio, pensato su misura per il comparto wedding di alta gamma, con l’obiettivo di promuovere relazioni ed incontri one to one tra sellers e buyers provenienti da tutto il mondo. Un’occasione per discutere, per trovarsi fra addetti ai lavori, e per agevolare contatti professionali e personali più stabili e favorevoli. Una piattaforma di relazione per i professionisti del settore Wedding & Destination per incontrare hotel di prima classe, rinomate event companies, destination marketing agencies ed i principali protagonisti del mercato internazionale.



Ed è successo: nella prima settimana di febbraio, in tre giorni si sono avvicendati b2b serratissimi per creare connessioni, favorire interazioni e sviluppare relazioni. Poi ci sono stati i panel discussion che hanno affrontato temi importanti e di grande valenza sociale. Si è parlato di sostenibilità, di inclusione, a ribadire il valore culturale del matrimonio che non è solo pura esteriorità.




Ma non basta ancora.
Durante The Event si è svolta anche la conferenza stampa in cui Carlotta Ferrari e Tobia Salvadori, rispettivamente presidente e direttore del Convention Bureau Italia hanno illustrato i dati relativi al destination wedding 2023.
All’incontro con la stampa ha partecipato anche la ministra Santanchè che ha voluto ribadire, con la sua presenza, l’importanza del wedding tourism in Italia. Un autentico volano per la nostra nazione se si considera che ha sviluppato un indotto di circa 800milioni di euro, senza contare l’importante ricaduta economica sui territori interessati.


The Event è anche, sempre più, la scoperta delle destinazioni più belle della nostra penisola. Lo scorso anno era stata la volta di Torino con la meraviglia della Venaria Reale.
“Oops we did it again” è stato il claim della seconda edizione. Un rilancio in piena regola. Se fosse poker parleremmo di “all-in”. Trattandosi di destinazione turistica, Laura ha messo sul piatto Roma, la città eterna, con i suoi tramonti, il suo essere monumento a cielo aperto, la grande bellezza dei suoi palazzi storici. E proprio in uno degli edifici di maggior prestigio, palazzo Brancaccio ci siamo ritrovati, abbiamo tessuto relazioni, ci siamo divertiti, abbiamo ballato, ci siamo riempiti gli sguardi di bellezza e ci siamo riscoperti umani.


Siamo una categoria strana noi del wedding: siamo immensamente fortunati a lavorare con le emozioni, con la bellezza, con l’eccellenza. Assecondiamo i desideri, realizziamo i sogni di coppie, che a volte attraversano l’oceano per sposarsi in Italia.
Il nostro è un lavoro vero, la nostra è un’industria che produce reddito, e anche se a volte ci si prende troppo sul serio, siamo consapevoli che alla base di tutto ci sono la gioia e la voglia di condividere la propria felicità da parte degli sposi.

Occasioni come The Event servono a ricordarci che costruire bellezza è una professione, ma può essere anche un divertimento. Se ascoltiamo le emozioni e se restiamo umani.
A proposito…grazie Laura per l’invito.
Vitantonio Marzano
Le foto sono una gentile concessione dei fotografi:






