Il colore ha un enorme potere a livello fisico, emozionale e psicologico. Crea atmosfere, influisce sul nostro stato d’animo e, dicono gli esperti, anche sulla nostra salute.
Al di là del gusto personale, su cui non si discute, esistono però accorgimenti e regole oggettive di cui è importante tener conto quando si scelgono i colori di casa.
Prima di iniziare, comunque bisogna considerare le dimensioni dei vari ambienti, la loro destinazione, lo stile dell’arredamento, l’illuminazione naturale ed artificiale.
Per colorare una stanza non bisogna ricorrere a più di tre tonalità differenti: una prevalente, una minoritaria e una in grado di ravvivare l’ambiente con piccoli tocchi dati qua e là. Per la scelta della tinta principale, potrete farvi guidare dalla moda del momento o dal colore che più vi piace. In fatto di combinazioni cromatiche sappiate invece che nulla deve essere lasciato al caso. Tutti i designer più bravi tengono a portata di mano un cerchio cromatico e una mazzetta dei colori, strumenti indispensabili per individuare i giusti accordi cromatici.
Su Internet sono anche reperibili due strumenti (Adobe Color e Paletton) che vi consentiranno di creare combinazioni personalizzate.
Le varie tinte vanno anche accostate all’arredamento e alle nuance dei mobili per sviluppare un’atmosfera coerente allo stile che più vi appartiene.
Ad esempio se il “mood” del vostro arredamento è contemporaneo, con mobili dalle linee sobrie, sono consigliati i toni dalle sfumature vagamente retrò, come il salvia o il grigio-verde: tinte che si accendono soprattutto se abbinate ai mobili bianchi. Se invece possedete una natura più passionale e amate infondere calore all’ambiente, optate pure per il colore dell’anno: il marsala. A metà strada tra il classico marrone e il rosso, il marsala se accostato a colori neutri quali perla e antracite ne rinvigorisce il carattere.
Se avete arredamento moderno ma con tonalità calde, potreste accostare alle tonalità del legno scuro dei mobili un colore forte come il celeste, declinato nelle nuance dal verde acqua allo smeraldo. Basta anche tinteggiare una sola parete per ravvivare l’ambiente, conferendo profondità alla stanza.
Se non amate le tinte vivaci, anche i toni neutri si accompagnano bene con lo stile moderno: dal beige, al cipria sino al tortora chiaro. Se disponete di un arredamento classico, un tono acceso, proprio come il colore del 2015, il già citato marsala, rappresenta uno sfondo perfetto per un complemento dalle morfologie tradizionali limitandosi però ad una sola parete.
Se l’abitazione invece è country o shabby chic necessita di un’atmosfera romantica e vagamente decadente: le pareti viola-lavanda o turchesi sono consigliate poiché adatte a enfatizzare i colori e le forme degli arredi in questo stile.
Vediamo adesso come utilizzarli al meglio e quali regole seguire per realizzare le combinazioni corrette


Le tonalità basilari
Il cerchio cromatico è una specie di ruota nella quale le tinte sono rappresentate come in un arcobaleno. Vi distinguiamo i colori primari (rosso, blu, giallo), i secondari, risultato della combinazione di due primari (arancione, verde, viola) e i restanti, i terziari, derivati dalla mescolanza di un colore primario con un secondario.
Tenete presente che il bianco, il nero e il grigio, i cosiddetti “non-colori”, possono unirsi in tutte le combinazioni, arricchendo così la palette degli arredatori d’interni.
Il contrasto o contrapposizione
La tipologia di contrasto definita “accordo armonico a due” consiste nell’accostare tra loro i colori complementari, ossia quelli che sul cerchio cromatico si trovano in posizione diametralmente opposta: rosso/verde, blu/arancione, giallo/viola, ecc. Vi sarete subito resi conto che questa soluzione è azzardata, perché si basa su uno shock cromatico; tuttavia presenta il vantaggio di dare una forte scossa all’arredo.
Un contrasto ottenuto mediante una combinazione triadica consiste nell’associare tre tonalità che sulla ruota cromatica formano un triangolo equilatero, come, per esempio, i colori primari (blu, giallo, rosso).
È anche possibile realizzare la cosiddetta “combinazione simmetrica complementare”, che si ottiene associando un determinato colore ai due adiacenti al suo complementare, formando così un triangolo isoscele sul cerchio cromatico. L’accostamento produrrà un effetto meno marcato.
L’armonia
Con il termine armonia si intende l’associazione di colori che sul cerchio cromatico sono vicini, come per esempio il ciano, il blu e l’indaco.
A differenza dell’accostamento per contrasto, qui il passaggio tra le diverse tonalità avviene in maniera graduale. Nonostante la palette scelta si componga di colori molto vivaci, l’atmosfera appare carica di dolcezza.
Il camaieu
In origine il termine “camaieu” designava il metodo di pittura dei cammei, caratterizzato dall’impiego di strati di tinte contrastanti (bianco su rosso o bianco su blu); oggi, invece, indica l’accostamento di diverse sfumature (o nuance) di uno stesso colore, ottenute aggiungendo alla tinta scelta il bianco, il nero e il grigio.
Questa soluzione, incentrata attorno a una tonalità, scongiura lo shock cromatico, ma rischia di rasentare la monotonia. Per vivacizzare l’ambiente, sbizzarritevi allora con i decori e le diverse texture. È possibile ricorrere a questa combinazione monocromatica usando anche solo il nero, il bianco e il grigio, nelle diverse sfumature. Il motivo geometrico dà un tocco vivace all’ arredo realizzato sapientemente.
L’accostamento di colori freddi
Le tonalità cosiddette “fredde” sono quelle che richiamiamo alcuni elementi presenti in natura, come l’acqua per esempio, associati a una sensazione di freschezza. È possibile abbinare questo tipo di colori secondo una combinazione monocromatica (fatta di blu o di verdi) o policromatica (realizzata con il verde-giallo, il verde e il blu).
L’accostamento di colori caldi
Le tonalità cosiddette “calde” costituiscono l’altra metà del cerchio cromatico, in posizione diametralmente opposta a quelle fredde. Richiamano il sole, con tinte come il rosso, il giallo o l’arancione.
La contrapposizione tra colori caldi e freddi
Alcune palette cromatiche molto audaci tentano di abbinare tonalità calde e fredde, dando vita a una vera e propria battaglia degli elementi. Questa combinazione crea uno shock cromatico simile a quello provocato dall’accostamento di due colori complementari, che abbiamo visto all’inizio dell’articolo. Per attenuare un po’ il contrasto, è consigliabile scegliere una tinta neutra, che funga da colore di transizione, come il grigio, che può riequilibrare l’atmosfera della stanza.

Architetto Francesco Clori

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