Costanzelli arredamenti, a Torremaggiore, nasce oltre mezzo secolo fa dalla passione di un uomo innamorato delle cose belle. Lo showroom, con i suoi 1400 mq, propone un panorama completo delle aziende leader del mobile e dell’illuminazione: Cesar cucine, Kartell point, Lago, Vitra, MisuraEmme, Twils, Caccaro, Arte Brotto, Nature Design, Zalf, Nidi, Grange, Maison Marchetti, Scandola.

Ma autentico valore aggiunto dell’azienda è la falegnameria interna che consente la realizzazione di progetti “su misura”, in ogni senso. Ilaria Costanzelli, diploma in industrial design allo IED, master in design presso la Domus Academy e un po’ di sana gavetta fra NY e Milano è l’erede di tanta passione oltre che attuale CEO di Costanzelli Arredamenti. Scambiamo con lei qualche chiacchiera, spaziando da un progetto di cameretta impossibile ad un’idea di matrimonio talmente possibile da essere prossimo. Mentre fuori piove.

D. Cosa significa condurre un’azienda che ha una tradizione così importante nel coniugare artigianalità e modernità? R. Significa innovare e rinnovarsi restando coerenti con il concetto di qualità. Per non tradire fiducia ed aspettative dei nostri clienti.

D. Come sceglie i mobili per il suo store? R. I mobili devono emozionarmi. Li scopro e li seleziono partendo dai miei studi, dai miei viaggi e dalla tradizione della casa. Nella mia ricerca non mancano ovviamente le due fiere più importanti dell’arredamento che sono il Salone del Mobile di Milano e Maison Object a Parigi. L’arredamento è sempre più simile al settore fashion, ogni anno un nuovo trend, una nuova moda.

D. Entriamo in una casa totalmente vuota e bianca, da cosa partiamo? R. Ovviamente dalla luce. E’ il vero filo conduttore del progetto arredamento. Poi si passa ai materiali ed ai colori.

D. Quale pezzo di arredamento identifica di più il concetto di casa? R. Il pezzo che identifica di più la casa è la cucina perché fa famiglia. Ma io direi che una casa non è tale se non ha una grande libreria che racconta il vissuto di chi ci abita. È fondamentale scegliere mobili ed oggetti, che raccontino le nostre esperienze di vita, i nostri viaggi e le nostre passioni. Perché la casa parla di noi.

D. Il mobile al quale sei più affezionata. R. Un pouf disegnato da Gaetano Pesce, si chiama Michetta, in velluto rosso capitonné. E’ un mix tra design e tradizione… Innovativo nella forma ma tradizionale nei materiali. Ha smesso di piovere, si può tornare a casa. C’è una cameretta da arredare (per me) ed un matrimonio da organizzare (per Ilaria).

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www.costanzelli.com

 

i.p.