All’alba i vigneti respirano lentamente. La luce filtra tra le foglie, dorata e silenziosa, e le ombre piano piano si allungano sul terreno come mani che si cercano. In mezzo a questo paesaggio, Masseria Cuturi si prepara ad accogliere un giorno che non appartiene più solo a chi lo vive, ma a chi saprà ricordarlo Gli sposi arrivano con passi leggeri. Davanti a loro, le barrique di Primitivo aspettano di diventare un unico racconto. Versano il vino insieme, e in quel gesto c’è qualcosa di più del semplice rito: c’è la pazienza di chi sa che l’amore cresce fermentando, lentamente, come il vino che tra poco diventerà loro memoria liquida, una magnum che conserverà per sempre quel momento.

wp Genny Sapio
flower Vincenzo Frascella
ph Giuseppe Calamunci Manitta, Rocco Caliandro e Giovanni Soldato
Poi c’è il Giardino dell’Amore. Un piccolo tralcio di vite viene messo a dimora in un vaso ricavato da una barrique. Le radici affondano nella terra e con esse i ricordi di chi ha scelto di crescere insieme. Attorno, amici e familiari osservano senza fretta, perché qui il tempo prende una forma diversa: non scandita dagli orologi, ma dai gesti e dai silenzi che sanno di certezza.

Il Biolago, poco distante, è un piccolo mondo a sé. L’acqua limpida e filtrata naturalmente riflette il cielo e i colori dei vigneti, mentre le piante fluttuano leggere sulla superficie. Qui chi vuole può fermarsi, socchiudere gli occhi, aspettare. Non c’è nulla di artificiale, nulla che distragga.
Solo il lento scorrere di un momento che resta.

Quando il sole cala, il banchetto comincia. Piatti semplici, ingredienti raccolti dagli orti della masseria, profumi che si mescolano e danzano tra i tavoli. I vini scelti con cura scorrono nelle coppe, e ogni sorso sembra raccontare il territorio, la storia, la fatica e la bellezza della terra. Non serve dire che è speciale: lo si capisce dai sorrisi, dai silenzi, dai brindisi che esplodono nel crepuscolo. E poi la festa. Non è rumorosa, non è ostentata. È un movimento naturale, fatto di passi, di mani che si cercano, di occhi che ridono e brillano.

Alla fine, quando tutto tace e le luci della masseria si riflettono sulle pietre antiche, rimane solo la sensazione di qualcosa che non si può spiegare. Qualcosa che ha a che fare con la vita che si sceglie di condividere, e con il tempo che si piega, per un istante, davanti a chi sa amare davvero. È solo il battito discreto di un giorno che non vuole finire, che resta negli occhi e nel cuore






