La Puglia continua a incantare. L’estate appena conclusa segna un nuovo traguardo per il turismo regionale, con una crescita diffusa in quasi tutte le località.

Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Turistico regionale, elaborato da Questlab su dati Istat e Spat, l’aumento di arrivi e presenze riguarda gran parte delle città turistiche pugliesi con una sola eccezione: Peschici, che registra un lieve calo.

I numeri di una crescita costante

Il primato spetta a Bari, che vive una stagione di forte evoluzione e si conferma seconda per presenze con oltre 1,4 milioni di pernottamenti e 695 mila arrivi , in aumento del 20% rispetto al 2024.

Al vertice resta Vieste, con 1,8 milioni di presenze e 312 mila arrivi, mentre sul podio sale anche Ugento, che supera le 885 mila notti e 122 mila arrivi.

Subito dopo si trovano Lecce e Gallipoli, entrambe in crescita: +11% di notti e, nel caso di Gallipoli, un +10% di arrivi.

Il Salento, con le sue coste luminose e le città d’arte, conferma la sua forza attrattiva, ma anche altre aree della regione si muovono con slancio.

Alberobello cresce a ritmi vertiginosi, e San Giovanni Rotondo mantiene il suo ruolo di meta di pellegrinaggio e turismo breve.

I territori che si trasformano

Cifre in doppia cifra anche per Melendugno, Otranto, Fasano e Polignano a Mare, mentre Nardò si consolida come una delle destinazioni di mare più amate.

Un dato interessante riguarda le aree interne: anche qui si registra un incremento, segno di una Puglia che non vive più solo di costa ma si apre a esperienze più autentiche e diffuse.

Il report parla di “nuova vitalità e maturazione dell’offerta turistica regionale”, merito di strategie mirate alla destagionalizzazione e del lavoro congiunto di istituzioni e operatori locali.

Quando la stagione inizia prima

Lecce e Bari sorprendono per un altro motivo: nei mesi primaverili, tra aprile e maggio, superano l’80% di occupazione delle strutture ricettive, superando perfino agosto.

Un dato che racconta come la Puglia stia diventando una meta appetibile tutto l’anno, non solo d’estate.

Cresce anche l’offerta ricettiva: +1,3% di alberghi, +10% di strutture extra-alberghiere e un balzo del 18% nelle locazioni turistiche, nonostante le nuove regole sui soggiorni brevi.

Una Puglia sempre più internazionale

Aumentano anche i visitatori stranieri. Dal 2015 al 2025 la quota di turisti internazionali è quasi raddoppiata: gli arrivi passano dal 21,3% al 43,2%, le presenze dal 19,8% al 36,6%.

La provincia di Bari guida la classifica, con quasi il 60% di turisti provenienti dall’estero, seguita da Brindisi, dove la metà dei visitatori arriva da altri Paesi.

Il turismo di lusso tra Ostuni e Fasano continua a trainare la crescita, contribuendo all’immagine raffinata e accogliente della regione.

L’esperienza che fa la differenza

Ma il dato più bello riguarda il gradimento dei turisti: la Puglia registra il più alto livello di soddisfazione d’Italia, con un Sentiment Index compreso tra 85,7 e 87,3 su 100.

Le province di Brindisi e Lecce ottengono i punteggi più alti, mentre anche dove ci sono margini di miglioramento la percezione generale resta eccellente.

La qualità diffusa dell’accoglienza e la capacità di far vivere esperienze autentiche rendono la Puglia una destinazione sempre più matura e amata.

Il ruolo del wedding tourism

Il turismo pugliese cresce perché sa unire bellezza, autenticità e ospitalità. E in questa visione, anche il wedding tourism gioca un ruolo fondamentale: celebrare l’amore nei borghi, nei masserie e lungo le coste di questa terra non è solo un’esperienza romantica, ma anche un volano concreto per l’economia e per la crescita del turismo in Puglia.

Antonio Marzano