Abbiamo molti ricordi legati alle persone: genitori, nonni, zii, amici e a volte la stessa cosa  succede per gli oggetti, che si possa trattare di un monile appartenuto ad una persona cara, oppure un vecchio ricettario di famiglia. Se possediamo ancora uno di questi preziosi tesori inevitabilmente ritorniamo indietro nel tempo rivivendo emozioni e sensazioni ancora vivide nel cuore e nella mente.

Io, ad esempio, sono molto legata ad un piccolo bicchierino da liquore, di vetro doppio e resistente, era l’oggetto che i miei genitori usavano per tenermi buona durante le foto di famiglia; non esisteva canzoncina, vocina o battito di mani che riuscisse a tenermi ferma e tranquilla per uno scatto di pochi secondi. Se non avevo il mio bicchierino quei pochi attimi diventavano un incubo interminabile per i miei genitori.

Riponiamo in persone o cose, a volte, fiducia e aspettative; se sono persone pensiamo siano supereroi che con i loro poteri potranno risolvere in un nanosecondo tutti i nostri complicati problemi, se sono oggetti invece li conserviamo e poi li utilizziamo come veri e propri amuleti. Li portiamo al collo sempre con noi o li strofiniamo tra le dita durante un colloquio di lavoro o un esame all’università

Ma alla fine, ci siamo mai chiesti se effettivamente la riuscita di un esame piuttosto che la felice risoluzione di una situazione ingarbugliata sia davvero dovuta a questi oggetti o ai “superpoteri”?

E se invece fosse dovuto alla nostra caparbietà, alla nostra costanza nel lavorare su di un obiettivo che ci sta particolarmente a cuore, nel non scendere a compromessi con niente e nessuno; se invece fosse dovuto a tutto questo la causa del successo delle nostre piccole grandi imprese?!

Penso sia giusto portare nel nostro “viaggio” piccoli grandi “amuleti” che ci ricordano chi siamo e da dove veniamo e soprattutto a chi siamo stati legati.

Ma sono dell’idea anche che, i veri portafortuna siamo noi stessi nel momento in cui portiamo avanti un progetto e ne facciamo una meraviglia. Sono sicura che in quel preciso momento guarderete il vostro amuleto orgogliosi che quanto fatto è dipeso esclusivamente da voi. E per quanto riguarda quell’oggetto, sarà solo la conferma che il ricordo o la persona  alla quale è legato è la certezza che qualsiasi sia la vostra avventura, quel ricordo o quella persona non vi abbandoneranno mai.

Il “bicchierino” inevitabilmente chiama un liquore, e siccome io sono golosa ve lo propongo al cioccolato!🍫

Da gustare da solo dopo pranzo o a merenda, con un ciuffo di panna o sul gelato.

In qualunque maniera vogliate berlo, non potete rinunciare a questa golosissima coccola!

Ingredienti per circa 1lt e mezzo di liquore: zucchero semolato 500g, cacao amaro 125g, latte intero 1lt, panna fresca 200ml, alcool 150ml.

Seguite il procedimento sotto le foto

1

Metti insieme zucchero e cacao amaro, mescola con un frusta. Schiacciare eventuali grumi di cacao con il dorso di un cucchiaio.

2

Aggiungere il latte e la panna.

3

Mescolare così da far diventare tutto omogeneo. Portare sul fuoco e aspettare che arrivi ad ebollizione continuando sempre a mescolare

4

Lasciare raffreddare completamente.

5

Diventato il liquido freddo, aggiungere l’alcool e mescolare.

6

Imbottigliare e riporre in frigo

7

Far riposare il liquore almeno 15/20 giorni prima di consumarlo. Mettete sempre la data di preparazione sulla bottiglia, magari su di una etichetta. La durata della consumazione del liquore è di 6 mesi circa.

Angela Masciale