Pensate al vostro matrimonio come ad un film. Sceglietelo in base ai vostri gusti. Che sia una commedia all’italiana o un blockbuster made in USA è fondamentale la trama. Naturalmente, la vostra, sarà una romanticissima storia d’amore con un finale prevedibile ma emozionante come nessun altro prima. Gli attori protagonisti, purtroppo o per fortuna, non potete sceglierli. Siete voi. La regia è essenziale per gestire il cast, gli operatori e tutta la struttura. Qualcuno che coordini tutto, che tenga conto di ogni esigenza e sappia dare il giusto ritmo alla pellicola. Serve scegliere se spettacolarizzare o metterla sull’intimismo introspettivo. O magari puntare sull’ironia. Se non vi sentite all’altezza o non avete voglia di rischiare affidatevi ad un wedding planner professionista.

Altrettanto fondamentale è la location, che funge da sfondo naturale per la vostra storia. Il problema è che spesso lo stesso posto è utilizzato per più di una produzione filmica. Diventa quindi necessario, reinterpretarlo, personalizzarlo, renderlo riconoscibile come il proprio allestimento scenico. Qui entra in gioco, lo scenografo, quello che rende ogni storia diversa dalle altre, perché personalizzata a misura delle esigenze dei protagonisti.

Lo scenografo del matrimonio è il flower designer. È lui che con le sue scelte, con la sua arte saprà armonizzare ogni location alla storia che si sta raccontando. I suoi fiori e i suoi allestimenti danno luce, colore e forma a quella che sarà la cornice del vostro film, rendendola unica, suggestiva ed irripetibile. Sarà il flower designer, con le sue idee, con i suoi progetti floreali a disegnare lo sfondo della vostra storia ed a contribuire in modo sostanziale all’impatto emotivo della pellicola.

Così nel matrimonio raccontato nelle immagini allegate, Michele Zaurino, il flower designer de “L’Olmocolmo” ha lavorato con ortensie, orchidee phalaenopsis e rose inglesi. Ha realizzato un bouquet molto minimilista composto da elegantissime calle bianche. Ha costruito delle balaustre di muschio, adornandole con cordoli floreali di delphinium bianchi dall’effetto cascante. Ha realizzato un capolavoro di opulenza e minimalismo, complessità e semplicità, yin e yang:

un gioco di stili opposti che si attraggono e si compensano, il tutto reso equilibrato ed armonioso dal bianco monocromo. Il non colore che dà valore. Per tornare alla metafora del film, il total white assume in questo contesto, la funzione del bianco e nero nelle pellicole cinematografiche. Dona una patina di eleganza e ricercatezza. È un esercizio di stile che emoziona senza aver bisogno di effetti speciali.

È un manifesto traboccante bellezza silenziosa e disarmante.

È la capacità di emozionare con i fiori.

È Michele Zaurino, lo scenografo dei matrimoni.

Antonio Marzano

Flower Design: Michele Zaurino

Planning and Design: Francesca Lafratta

Fotografia: Alessandro Riccio